Angiografia senza mezzo di contrasto: evoluzione o rivoluzione?
Dal 2014 è possibile eseguire un’angiografia della retina senza mezzo di contrasto mentre, fino a quella data, era necessario avvalersi della fluorangiografia con iniezione endovena di fluoresceina. L’angiografia OCT senza mezzo di contrasto utilizza il movimento dei globuli del sangue nei capillari per evidenziare la rete vascolare, senza bisogno di iniettare un colorante. È stato possibile valutare le qualità dei due tipi di angiografia. L’angiografia OCT senza mezzo di contrasto è più rapida da eseguire, più precisa e può essere ripetuta senza problemi e senza disturbi per il paziente.
La fluorangiografia viene utilizzata da più di 50 anni rappresentando, nel corso di questo lungo periodo, un valido metodo diagnostico. Si tratta però di un esame invasivo che si serve di un’iniezione di sostanza endovena e che può causare dei disturbi di diversa entità, da semplice nausea a shock anafilattico e, in casi molto rari, infarto. Ciò lo rende difficile da usare e arduo da ripetere.
L’angiografia OCT, invece, che non ha controindicazioni di alcun genere, ha poche limitazioni. Allo stato della tecnologia attuale non riprende la periferia retinica e non evidenzia la diffusione dei fluidi. In quasi tutti i casi che l’oculista si trova a dover esaminare, l’angiografia OCT sostituisce perfettamente la vecchia fluorangiografia, che tuttavia continua a essere utilizzata in poche e definite circostanze: infiammazioni oculari, lesioni periferiche della retina.
In conclusione, l’utilizzazione dell’angiografia OCT senza mezzo di contrasto ha rappresentato una rivoluzione nell’oculistica di tutti i giorni semplificando l’esame angiografico ed evitando di esporre il paziente anche al minimo rischio. Questa nuova tecnica è superiore alla fluorangiografia classica perché permette di evidenziare molto meglio le membrane neovascolari nei loro più piccoli dettagli, e di quantificare le lesioni delle retinopatie.

Figura 1A. Il movimento dei globuli nei capillari è percepito dallo strumento per angiografia OCT e permette la visualizzazione dei capillari senza bisogno di mezzo di contrasto

Figura 1B. Vascolarizzazione retinica messa in evidenza dall’angiografia OCT. I particolari della vascolarizzazione normale e di quella patologica sono evidenziati molto meglio che sulla fluorangiografia.