IMPORTANTE NOVITÀ NELLA TERAPIA DELLA DEGENERAZIONE MACULARE UMIDA, Novembre 2020
Nuovo Prodotto Terapeutico
Il nuovo prodotto Brolucizumab (nome commerciale BEOVU della Novartis) approvato dalla FDA negli Stati Uniti in ottobre 2019 e in Europa, in Febbraio 2020, viene già adoperato in qualche ospedale.
Lucentis e Eylea, trattamenti attuali per la degenerazione maculare legata all’età vascolare, necessitano iniezioni intraoculari ogni mese o 2 mesi circa.
Il nuovo trattamento dovrebbe allungare l’intervallo fra le iniezioni. I farmaci attuali, Lucentis, Eylea e Avastin, proteggono o migliorano la vista, tuttavia devono essere iniettati ogni 4-8 settimane con qualche rischio minimo, di complicanze.
Come Lucentis, Avastin ed Eylea, il brolucizumab inibisce una proteina chiamata VEGF, prodotta dalle retine dei pazienti con AMD umida che favorisce la crescita e la fuoriuscita di vasi sanguigni anomali.
Il brolucizumab (Beovu-Novartis) somministrato ogni 3-4 mesi, da risultati equivalenti o migliori dei farmaci attuali iniettati ogni mese. In particolare determina un riassorbimento precoce del fluido sottoretinico.
Eventi avversi possono verificarsi: frequente incremento dei corpi mobili e visione appannata, 4% di infiammazione intraoculare, e un 1% di occlusione arteriosa della retina. La American Society of Retina Specialists (ASRS) ha pubblicato una nota sui possibili effetti collaterali della terapia dove riporta su 1800 pazienti trattati con Beovu, 14 casi di vasculite, Undici dei 14 casi erano vasculite occlusiva retinica.
Beovu è controindicato in pazienti con infiammazioni intraoculari attive. La sicurezza del farmaco è stata comunque alta, ampiamente dimostrata in uno studio di che includeva più di 1800 pazienti in tutti il mondo.
Il Brolucizumab (BEOVU) è stato approvato negli Stati Uniti in ottobre 2019 e in Europa nel Febbraio 2020.
Daremo notizie dei prossimi sviluppi sul nostro sito, appena saranno confermati.
AGGIORNAMENTI CLINICI:
Intervento di cataratta in occhio con DMLE umida
Mi è stato, spesso, chiesto, da persone affette da cataratta e degenerazione maculare se era possibile operare di cataratta un soggetto che presenta la maculopatia. Il problema è delicato perché vi sono dei casi dove l’intervento è possibile con precauzioni e altri casi dove potrebbe essere pericoloso.
Semplificando molto, vi sono tre possibilità:
1-Maculopatia attiva: se i neovasi sono attivi, l’intervento di cataratta è molto pericoloso e in tutti i casi fa peggiorare l’evoluzione dei neovasi. Rarissimamente il chirurgo può operare eseguendo contemporaneamente all’intervento un’iniezione intravitreale di anti VEGF.
2-Maculopatia non attiva, cicatriziale: se la maculopatia non è attiva da più di sei mesi si può operare la cataratta. E’ importante che il soggetto operato venga seguito molto frequentemente, ripetendo gli OCT per poter iniettare urgentemente l’anti VEGF in caso di ripresa evolutiva.
3-Maculopatia attiva, ma intervento necessario: è molto raro che un chirurgo prudente decida di operare quando i neovasi sono attivi. Se ciò fosse davvero indispensabile dovrà eseguire contemporaneamente all’intervento un’iniezione intravitreale di anti VEGF.
È utile o pericoloso il Laser sotto soglia, Laser 2RT nella degenerazione maculare umida?
Molti pazienti mi chiedono se è vero che il laser micropulsato 2RT sotto-soglia è utile per la cura delle maculopatie umida neovascolare. In questi casi il laser micropulsato 2RT sotto-soglia è pericolosa e provoca una evoluzione grave della membrana neovascolare.
Intervento di cataratta in occhio con DMLE secca, geografica
Se si tratta di degenerazione maculare atrofica geografica controllata con angiografia OCT o angiografia al vede di Indocianina che hanno dimostrato l’assenza assoluta di neovasi attivi, si può operare senza pericolo. In certi casi però l’area della degenerazione atrofica geografica può peggiorare leggermente.